lunedì 27 giugno 2022

Il nuovo che incalza

Torridi pomeriggi di giugno, gli Esami di Stato 15 anni dopo averli affrontati da studente. La mia posizione di “sostegno” mi porta molto vicino a questi ragazzi e ragazze che si apprestano a oltrepassare il traguardo di “Partenza” verso la vita adulta: aspettare la traccia, segnarsi le idee, esprimerle in modo corretto e coerente, con la penna, insieme ai pari, in un luogo pubblico.

Pascoli, Verga, Liliana Segre, la musica, l’iperconnessione… chiamiamole pure delle tracce “paraculo”, resta un momento emozionante. Pochi scelgono i testi letterari, molti studenti e studentesse scelgono invece le tipologie B e C, testi argomentativi, tracce che parlano al loro vissuto e occasione per raccontarsi, anche se non è facile sostenere, confutare e approfondire una tesi: quale tesi?

Avrei fatto le stesse scelte, 15 anni fa. Struttura metrica, figure retoriche e analisi del testo mi spaventavano, complice anche il poco studio. Trovavo la poesia una trappola delicata, chiusa nella sua analisi formale. Fossi stato in loro oggi, invece, avrei rischiato di giocare con le allitterazioni e le onomatopee di Pascoli. Ognuno può leggerci qualcosa di diverso, nei testi.

La via ferrata parlava (forse, anche) di telegrafo e ferrovie.

“I fili di metallo a quando a quando

squillano, immensa arpa sonora, al vento”

Un contrasto molto azzeccato tra passato e presente, nostalgie e suoni di una modernità forse pericolosa.

È un giugno frizzante per la politica. Un bel test di maturità le elezioni amministrative di Verona che ho seguito con grande trasporto, per l’energia che tanti ragazzi e ragazze hanno profuso per superare dinamiche consolidate e arrugginite dal tempo, dagli sbagli e dall’abitudine. La novità che ci lascia è importante: la politica che agita gli spettri del "degrado", dei "campi rom", dei "clandestini" e della "teoria gender" non solo è moralmente inaccettabile, ma anche elettoralmente non con-vincente, non per forza.

Confortante, incoraggiante la "Rete" di Verona, un candidato civico e una squadra che abbia messo in primo piano le modalità e i valori, con i quali confrontarsi con la propria comunità: umiltà, senso del servizio, radicamento sul territorio, inclusione, semplicità e ascolto. Meno averlo fatto con una percentuale bassissima di votanti, ma tant'è, parafrasando Pascoli: il futuro incalza. 

Chissà di avere tutti più fiducia nel “nuovo che irrompe”.