lunedì 24 febbraio 2014

soleil di metà febbraio

Lo definirei un misto di curiosità e ottimismo,
 colori come al solito pigri e dormicchioni.
 Sanno di arancione e giallo di giorno e la sera di rosa,
 ovvero: felicità.
Finiscono gli esami, proprio tutti, per davvero.
 Tutto passa liscio, fin troppo,
come con le cose importanti:  non ci si pensa mai troppo,
(o mai abbastanza?)… succede. e basta.    
Ci si impone viaggi sul mare: côté française, 
côté lagunare..

Progetto i viaggi, vado in viaggio, e poi – cosa buffa-
Torno, e li studio - i viaggi..


Continuo questo gioco che si gioca da soli,
mi trovo justement dentro a grandi libri e a storie impossibili:
 manca solo un cappello da navigatore, alla Corto Maltese (?-eheh),
intanto ho una colonna sonora! Accompagna le mie gesta.

Scelgo bella musica,
 sento di poter essere inesorabile,
di avere sempre ragione,
 e senza farlo pesare.
 (viaggiare dovrebbe essere sempre un atto di umiltà,
-scrive Guido)

Vado dove si sta bene: Venezia, il sole, magari un vecchio liceo, la  Camargue.
Lì sì c’è profumo di posti belli e una tivvù sempre accesa dove guardarsi protagonista, dove si vince e poi si scappa, perché –ovviamente- la malinconia rende più saporita la minestra.
           
  
 

Qualcuno poi mi dovrà spiegare: 

chi l'ha rubato l’inverno?