martedì 23 luglio 2013

Fra i bambù


Entro a ricevimento e sono sudato, per il caldo e non solo. 
È tardi: una tesi dovevo sceglierla già da tempo. Niente da fare, non riesco proprio a rispettarle queste scadenze, così sono rimasto ultimo, senza scegliere. Cacchio! Tipico di me: spudoratamente a favore dei lieto fine, sempre fiducioso nelle cose belle che arrivano in corsa, magari in extremis. Mi dicono che la professoressa è un po’ carogna, con me in realtà è cordiale, professionale. Mi dice: ci sarà da lavorare. 
Senta, voglio scrivere ancora su un autore vicentino, sì, anche se studierò lontano un anno intero, anche se non c’entra con la Francia. E poi sorrido, sorrido al pensiero di "lavorare" all’estero su uno scrittore della mia terra, su un “mio” autore, su un vicentino. Mi chiede se sono sicuro, se ha senso, alla fine dice che sì, va bene, se sono convinto si può fare.


Esco dal ricevimento e sono sudato, felice come dopo un esame. Quindi ora si può partire, è fatta. Ho finito i compiti per bene stavolta, pure dentro le scadenze: posso andare fuori, magari giocare a calcio. Prof! Un pensiero alla volta... 
Ora le montagne: prima ci porto i miei lupetti, poi ci vado a vivere un po’ di tempo.  Sono sollevato come non mai, sicuro, contento di partire e di portare con me una parte così bella di casa mia: libri di scrittori. Prof, in segreto ho scelto l'autore per questo motivo non crede? Per lasciare un filo ben legato alle immagini che mi piacciono di più. 
Non per aggrapparsi eh, giusto per sicurezza..
Che ci posso fare? Sono un romanticone. D'altronde ancora leggo le storie di Mowgli prof, dove a concludere i racconti c’è un gran personaggio, che fa da tramite, corre su e giù fra giungle diverse.



Così Mowgli si distese in mezzo all’erba lunga e pulita sul bordo del campo;
ma prima ancora che gli riuscisse di chiudere gli occhi,
un morbido naso grigio venne a sfregarglisi sotto il mento.

«Puah!..» disse Fratel Bigio «bella ricompensa per averti seguito per venti miglia. Odori di fumo di legna e bestiame.. già proprio come un uomo. 
Svegliati, fratellino; ti porto notizie»

«Stanno tutti bene nella giungla?» domandò Mowgli abbracciandolo.

«Tutti! […] Ma non ti dimenticherai che sei un lupo vero? 
Gli uomini sono soltanto uomini, fratellino, 
e le loro chiacchiere sono come le chiacchiere delle rane nello stagno. 

-«La prossima volta che scenderò qui di nuovo, 
ti aspetterò fra i bambù, al margine dei pascoli»