lunedì 14 gennaio 2013

Una cosa giusta



Non resisto alla tentazione di scriverlo: quali sono quei momenti che mi danno la sensazione di stare bene, bene così, bene veramente. Li vivo quasi con fretta per la voglia di appuntarli giù, di dirli a qualcuno. 
E spiegargli che mi sento un re molte volte in una giornata, o meglio un pascià, che è una parola più strana, quasi esotica, e rende il mio essere contento quei momenti lì.

È stato scritto sul rumore della pioggia? Immagino sì, tanto, o almeno spero: che lo abbiano fatto grandi poeti, o gente con le parole brava davvero.

Io non conosco di nessuno.

Comunque mi addormento con questo spettacolo che fa la pioggia, che la sento battere a pochi passi dai miei piedi, dalla coperta, e dal libro nuovo proprio appena iniziato che sa di nuovissimo: dentro ci ho messo i biglietti di un viaggio.

Entra in camera C per fare entrare la luce , è prestissimo e forse è per questo che glielo lascio fare: perché la cosa mi piace. Succede che fuori la pioggia è diventata neve: è tutto bianco, freddo e nuovissimo. Il pensiero mi sfiora ogni volta, ogni volta: anche se poi diventa una pappetta sporca, la neve pulisce tutto sempre, e soprattutto porta dei pensieri che sono belli per forza, cose belle. E non ci credo, a quelli che in città odiano la neve per chissà quale motivo, motivi tristi mi dico, non possono pensarlo veramente: non è vero che la odiano.

Tempo di bere il thè, uscire per andare verso la mia biblioteca a piedi  -che c’è la neve- ed ecco che ritorna ad essere pioggia e che ti accorgi che è tutto grigissimo, forse la neve un po’ ha pulito, ma sicuramente non c’è più il bianco. Allora mi viene anche il pensiero che forse non ha nevicato, sono solo rincoglionito dal sonno e in generale.

Tah! Alla fermata del bus (la pioggia non è bella come la neve, per camminare) ci vedo una macchina arrivare, col tetto bianchissimo di neve. Fuck you! Lo sapevo. E chissà da dove veniva quell’auto: dalla montagna? O da qualche paesetto? Penso a quello che si chiama Laghi perché mi fa ridere- O da Verona? 

Credo sia bella Verona.

Comunque ci sono molte cose importanti cavolo. 
Non solo neve, pioggia, miele amore, cose così.
Nessuna di queste la sento decisiva, ma importante, e necessaria, porca vacca, sì.
Mi piace questo esercizio: di segnarmi le cose belle.
Me le segno con la certezza di aver visto una cosa giusta.

C mi sveglia e io so di indovinare le parole giuste, quali potrei o non potrei usare, e che alcune già le ho dette.