sabato 12 maggio 2012

C'è quel giorno in un anno


che sai che in quel giorno è passato un anno, dall'anno prima.
è rituale si, una cosa che c'è e che non può non esserci.
Ha sempre avuto una certa importanza, ma non tanto per l'evento in sè.

è solamente un giorno in cui mi trovo a giocare a calcio con tutti gli scout.
A maggio.

Ripensandoci, sembra una cosetta abbastanza triste, non è vero?
Cioè avere questo momento, che è sempre lo stesso tutti gli anni, 
con più o meno le stesse facce e le stesse cose, aspettarlo cosi.

Ecco si le facce. Mi scuso con loro, 
 innanzi tutto per i due-tre minuti abbondanti che ho speso per capire se ci andasse la "i" o meno. Ci sono le facce di sempre in questo giorno, facce nuove, facce vecchie, facce importanti tutte, alcune non sanno nemmeno di esserlo.


Alcune facce non le vedo da un pò ma me le immagino proprio, le vedo dietro le reti come. avete presente? Ecco si, che tifano, chiacchierano, bevono qualcosa, poi me la offrono, di solito ho una gran sete. Insomma ci sono sempre state, magari quest'anno mancano, o passano di sfuggita,  
ma so che sarebbero venute,e volentieri anche, mi dico. Anzi lo so.
Insomma è sempre un gran giorno in cui sono proprio pronto. Si direi pronto.

Anche se quest'anno mi viene da pensare che forse è l'ultimo giorno in cui dirò: è passato un anno dall'anno prima.  Sono felice uguale, sereno e un poco abbronzato. Sono curioso di andare al campo da calcio e vedere cosa succede,
muoio dalla voglia di guardare bene (bene) bene tutte le facce: belle, tristi, prime arrivate, reali, brutte, immaginarie, ultime, prime, ripartite, in partenza.       
E poi basta però cazzo! 

Poi devo fare goal.


(l'oasi di roma)