Senza dubbio un compleanno atipico questo rovente 2017, senza una vera "route" (quella arriva più avanti, a fine mese), senza una Vacanza di Branco e le attività da organizzare, gli zaini da preparare e e poi lasciare in un angolo della camera, tessere, schede, libretti, spesa...
Sono a Vicenza - quando tanti ora girano con il fazzolettone addosso - e così rimango un po' seduto, come negli amati gradoni qui di fianco. Poco male, sono forme e delusioni - quelle - per me più vere del vero, bellissime.
Sono sereno, curioso, mi sento anche un po' strano.
Si tratta decisamente di un 2017 succoso, ricco di inizi interessanti.
Nuovi grandi affetti, un principio (chiamiamolo così) di vita lavorativa adulta che mi permette di imparare e studiare quello che ho sempre amato di più;
anche una nuova Associazione, dove spendere tempo ed energia, dove vedere Vicenza sotto una luce diversa - attenta, amorevole -; e un nuovo Servizio, al quale credo davvero e molto, facendo rete fra teste, giochi, promesse così importanti... ("amici di ogni altra..")
Tutte cose che mi piacciono e che mi spaventano allo stesso tempo: come sempre resto diffidente e incuriosito dal nuovo, un po' burbero e un po' coglione. Come all'inizio di ogni nuova stagione.
Non ho fatto una lista in ordine di importanza, altrimenti fra i primissimi posti avrei messo anche il mio nuovo coinquilino, simpatico amico da accudire con amore e pazienza, e che caga senza sosta.
Athos qui in posa osé |
#scommettiamoci
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