Mai creduto troppo ai cercatori.
Forse perché tanta avventura tutta insieme mi puzza.
Forse perché tanta avventura tutta insieme mi puzza.
Che sia buona cosa trovare tutto, subito? Non
sudare, perdere, attendere le cose.
Trovatori ---> giocatori d’azzardo? Penso
agli esploratori che ho appena finito di studiare, che hanno trovato mille e
più cose giganti, meravigliose, e pensavano di cercare tutt’altro.
Un equilibrio lo si
riesce infine a trovare: io sì, almeno, io l’ho modellato, rincorso
pazientemente come un esploratore un po’ timido e molto goffo che nota da
distante ma che c’è, anche lui, scopre e fa cose grandi. E infatti sono orgoglioso
del mio esploratore preferito, lui che dà il nome alla mia scuola, mille punti:
e sempre me lo immagino un eroe sfigato, che è dote sempre positiva. Questo
navigatore l’hanno imbarcato per tenere il diario di bordo, ma poi ha riportato
a casa la nave che ha fatto il primo giro del mondo.
Grande cosa, l’equilibrio.
Viva, urlata serenità. Puf.
Una condizione unica, nel senso: l’unico vero stato necessario.
Allora sgomberiamo, liberiamo la testa dalle cose che non servono, che sai che
non servivano ma che era bello, o forse comodo, servirsene.
Avvisto le piste nuovissime, quelle che usavo erano strade
scomode e alcune proprio sbagliate, infelici, ma ho sempre per le mani una
cartina più aggiornata di quella prima: lo sento, sono felice.
̽come un
ragazzo che non sa di stare imparando le sue lezioni.