L’opera di Sassolino in Basilica arriva nel momento giusto. Il Natale è quel periodo dell’anno necessario per fermarsi, fissare un punto, osservare bene e trarre delle conclusioni. Oppure perdersi pigramente nel vortice circolare. No memory without loss ti invita a un lavoro sul tempo e lo fa con tatto, ti avvolge e ti coccola. Decidiamo noi se fare questo bilancio sul tempo, verso la fine dell’anno. L’olio industriale rosso cola piano, lentissimo, ma resta in equilibrio, le gocce cadono comunque, inevitabili. Chi è stato in Basilica questi giorni potrà tornarci anche i prossimi, magari in orari tranquilli, da solo o con qualcuno, la mattina o dopo lavoro, e dedicarsi del tempo, stare tra sé e sé sotto la nostra grande agorà palladiana coperta e bellissima, casa nostra, storia nostra, e dall’altra parte della Sala – davanti a Van Dyick - chiedersi in quale delle quattro età dell’uomo si trova in quel momento, a quale missione ci stiamo dedicando, quanta tenacia ci stiamo mettendo, come il San Girolamo del Caravaggio, che lotta contro il tempo.
In questi giorni intensi prima dell’ultima campanella di dicembre abbiamo corso moltissimo. Ragazzi e ragazze hanno profuso gli ultimi sforzi dell’anno solare per progetti e verifiche, recite, concerti e spettacoli, lavori e mercatini. Ho assistito ad alcuni di questi momenti, più che potevo. La mia presenza, questo Natale, non era lato “docente”, ma istituzionale. Una prospettiva diversa, insolita. Per me preziosa, necessaria per prendermi del “tempo” altro di ascolto, osservazione, conoscenza del lavoro, delle fatiche e dei pensieri dei docenti e delle famiglie, godermi l’aria sana, allegra e spensierata dei bambini e dei ragazzi.
In questi mesi sono entrato in un mondo difficile, fragile, che si regge su delicati equilibri, tenuti in piedi come nell'opera di Sassolino dal lavoro costante di chi ci mette sempre grandi competenze, passione, impegno. Il freddo ha messo alla prova le nostre strutture, grandi sfide impongono riflessioni educative sul “tempo” di crescita dei ragazzi, su quanto è offerto loro dopo il suono della campanella, sul benessere e la dispersione, l’inclusione a scuola.
La storia di Giulia e di troppe altre donne hanno segnato profondamente.
Ho visto e incontrato, in questi mesi, tante realtà e alunni e alunne. Abbiamo anche ospitato, a Palazzo, i bambini, nelle sale che spesso sono prerogativa degli adulti, che spesso prendono decisioni non considerando questi cittadini di oggi e non solo di domani che hanno diritto a esprimere la propria opinione su tutte le questioni che li riguardano. Una opinione che deve essere ascoltata e presa in seria considerazione (art. 12 - Convenzione Diritti dell’Infanzia e Adolescenza). In questo Natale 2023, sembra banale ma non lo è, non possiamo dimenticarci che tante persone e tanti, tanti minori non hanno questo diritto e non hanno altri diritti. Diritto a vivere, diritto ad avere un nome, in questa fase storica dove la persona sembra perdere dignità e riconoscibilità, diritto di essere protetto, anche in caso di guerra, diritto a vivere in salute, felice, diritto di giocare, di ricevere un’istruzione. Diritto di avere una vita privata, che deve essere rispettata.
È certamente presente a dicembre anche questo aspetto, del “ritirarsi”: dovrebbe essere giusto per tutti e tutte, avere un momento per staccare dall’incombere del quotidiano, dallo stress del lavoro e dei problemi che soffocano, per godere degli affetti, ritrovarsi e ritrovare le calde routines natalizie che scandiscono le Feste e le relazioni. “L’importanza delle routines”, come hanno ricordato educatori e insegnanti dei servizi 0-6 alle famiglie negli open day di questo fine anno, per i più piccoli questa serie di azioni che si ripresentano nell’arco della giornata, in maniera costante e ricorrente (prepararsi, essere puliti, mangiare, giocare, dormire) sono passaggi fondamentali per il benessere di ciascun individuo; aiutano a gestire meglio lo stress e l’ansia, a trovare “più tempo” per comportamenti sani, comprendere e trovare le emozioni, il calore e gli affetti. Buone routines a tutti allora, e buon Natale.